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Sviluppo di una Comunità Energetica Rinnovabile nel Comune di Tirano (SO)

Le recenti Direttive Europee RED II e IEM e i rispettivi atti di recepimento delle stesse a livello nazionale, hanno abilitato la partecipazione attiva dei cittadini al processo di transizione energetica introducendo nuovi soggetti come gli Autoconsumatori Collettivi e le Comunità Energetiche. Nel corso del 2020 l’Italia ha avviato il processo di recepimento anticipato della direttiva RED II, definendo i Gruppi di Autoconsumatori che Agiscono Collettivamente e le Comunità Energetiche Rinnovabili, lo schema virtuale per la regolazione della partita economica, le regole tecniche di connessione e gli strumenti di incentivazione. Alla fine del 2021 il processo di recepimento legislativo è stato concluso con la pubblicazione dei DLgs 199 e 210, del 08 Novembre 2021.

In questo contesto RSE – Ricerca sul Sistema Energetico S.p.A. – nell’ambito del piano triennale di Ricerca di Sistema 2022-2024 sta proseguendo il monitoraggio di una serie di progetti pilota con l’obiettivo di valutare l’efficacia e i limiti legati alla diffusione di questi nuovi soggetti all’interno del sistema energetico nazionale.

Tra i vari progetti monitorati, quello del Comune di Tirano (SO) presenta caratteristiche che si prestano particolarmente a questo tipo di analisi. Dal punto di vista energetico il territorio è caratterizzato da un elevato sfruttamento delle fonti rinnovabili, specie solare ma soprattutto biomassa legnosa, utilizzate per produrre energia elettrica ed alimentare la locale rete di teleriscaldamento. Quest’ultima è stata costituita verso la fine degli anni ’90 secondo logiche simili a quelle dell’azionariato diffuso e rappresenta il fulcro attorno al quale sviluppare una Comunità Energetica Rinnovabile.

In collaborazione con l’amministrazione locale si è deciso di intraprendere una serie di analisi per l’individuazione di modelli di sviluppo energetici e socio/territoriali tali da garantire la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile nell’ottica del recepimento complessivo della direttiva RED II, avvenuto lo scorso 15/12/2021 mediante il DLgs 199/2021.

Le analisi condotte da RSE a livello di patrimonio territoriale e risorse disponibili hanno portato ad una descrizione, interpretazione e rappresentazione dei caratteri costitutivi della struttura patrimoniale dei territori in esame considerando formazioni geologiche, composizione delle reti ecologiche e le strutture insediative storiche. Grazie a queste informazioni sono state ottenute informazioni riguardo la disponibilità teorica delle fonti energetiche rinnovabili e la loro accessibilità.

Queste informazioni sono state utilizzate per effettuare un’analisi di pre-fattibilità tecnico-economica volta ad identificare il miglior mix energetico per soddisfare le esigenze termo-elettriche del comune di Tirano. Il modello di sviluppo individuato predilige l’installazione di nuovi impianti FER alimentati da biomassa locale proveniente dal comparto agroforestale e la realizzazione di una serie di coperture fotovoltaiche nelle aree più solive del territorio.

La progettazione esecutiva e la realizzazione di questi interventi richiede la stabilizzazione del quadro normativo, che avverrà nei prossimi mesi attraverso l’aggiornamento della regolazione da parte di ARERA e la definizione delle tariffe incentivanti da parte dei ministeri competenti.

RSE - Ricerca sul Sistema Energetico

AGENDA 2030

7.2 Entro il 2030, aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale
7.3 Entro il 2030, raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell'efficienza energetica
7.a Entro il 2030, rafforzare la cooperazione internazionale per facilitare l'accesso alla tecnologia e alla ricerca di energia pulita, comprese le energie rinnovabili, all'efficienza energetica e alla tecnologia avanzata e alla più pulita tecnologia derivante dai combustibili fossili, e promuovere gli investimenti nelle infrastrutture energetiche e nelle tecnologie per l’energia pulita
7.b Entro il 2030, espandere l'infrastruttura e aggiornare la tecnologia per la fornitura di servizi energetici moderni e sostenibili per tutti i paesi in via di sviluppo, in particolare per i paesi meno sviluppati, i piccoli Stati insulari, e per i paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare, in accordo con i loro rispettivi programmi di sostegno


12.1 Dare attuazione al quadro decennale di programmi sul consumo e la produzione sostenibile, con la collaborazione di tutti i paesi e con l’iniziativa dei paesi sviluppati, tenendo conto del grado di sviluppo e delle capacità dei paesi in via di sviluppo
12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l'uso efficiente delle risorse naturali
12.3 Entro il 2030, dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto
12.4 Entro il 2020, ottenere la gestione ecocompatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti in tutto il loro ciclo di vita, in accordo con i quadri internazionali concordati, e ridurre significativamente il loro rilascio in aria, acqua e suolo, al fine di minimizzare i loro effetti negativi sulla salute umana e l'ambiente
12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e il riutilizzo
12.6 Incoraggiare le imprese, soprattutto le aziende di grandi dimensioni e transnazionali, ad adottare pratiche sostenibili e integrare le informazioni sulla sostenibilità nelle loro relazioni periodiche
12.7 Promuovere pratiche in materia di appalti pubblici che siano sostenibili, in accordo con le politiche e le priorità nazionali
12.8 Entro il 2030, fare in modo che le persone abbiano in tutto il mondo le informazioni rilevanti e la consapevolezza in tema di sviluppo sostenibile e stili di vita in armonia con la natura
12.a Sostenere i paesi in via di sviluppo a rafforzare la loro capacità scientifica e tecnologica in modo da andare verso modelli più sostenibili di consumo e di produzione
12.b Sviluppare e applicare strumenti per monitorare gli impatti di sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali
12.c Razionalizzare i sussidi ai combustibili fossili inefficienti che incoraggiano lo spreco, eliminando le distorsioni del mercato, a seconda delle circostanze nazionali, anche attraverso la ristrutturazione fiscale e la graduale eliminazione di quelle sovvenzioni dannose, ove esistenti, in modo da riflettere il loro impatto ambientale, tenendo pienamente conto delle esigenze specifiche e delle condizioni dei paesi in via di sviluppo e riducendo al minimo i possibili effetti negativi sul loro sviluppo in un modo che protegga le comunità povere e quelle colpite


STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE

PERSONE

III.1 Diminuire l’esposizione della popolazione ai fattori di rischio ambientale e antropico
III.2 Diffondere stili di vita sani e rafforzare i sistemi di prevenzione

PIANETA

II.6 Minimizzare le emissioni e abbattere le concentrazioni inquinanti in atmosfera
II.7 Garantire la gestione sostenibile delle foreste e combatterne l’abbandono e il degrado

III.2 Assicurare elevate prestazioni ambientali di edifici, infrastrutture e spazi aperti

VETTORI DI SOSTENIBILITÀ

II.1 Assicurare la definizione e la continuità di gestione di sistemi integrati per il monitoraggio e la valutazione di politiche, piani e progetti

TEAM DI PROGETTO E SVILUPPO

DESTINATARI

Comunità Energetiche

Investimento
risorse interne

Investimento
risorse esterne

RISULTATI E MONITORAGGIO

Risultati e monitoraggio disponibili sul sito istituzionale di Rse Spa.

COMUNICAZIONE

Comunicati stampa.

Pubblicazioni.

Pubblicazione progressi e risultati sul sito di Rse.